Da Pesaro a Sassoferrato

Lunghezza: 194 Km

Tempo di percorrenza: 3,5 h

Durata: 1 giorno

L’itinerario prevede strade con belle curve, immerse in paesaggi magici e siti storici passando per falesie, panorami, mare, boschi e montagne.

Per chi lo desidera, Terra di Piloti e Motori fornisce assistenza sui pernotti in strutture ricettive convenzionate, comunicandolo la richiesta all’associazione in tempi congrui.

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Partendo da Pesaro, non si può perdere l’occasione di visitare una eccellenza cittadina: il museo privato realizzato da Giancarlo MorbidelliIn uno spazio di circa 3000 metri quadrati erano esposte oltre 350 moto d’epoca e rare che costituivano una raccolta tra le più qualificate a livello mondiale, valorizzata da un allestimento di primordine. Nel 2020 gran parte della collezione è stata alienata dalla famiglia, Sono rimaste in Italia solo 71 motociclette acquistate dall’ASI poiché per la nostra legislazione sono considerate opere d’arte avendo più di 75 anni, per tanto non vendibili all’estero. Attualmente, la Collezione ASI-Morbidelli è esposta temporaneamente al Museo Officine Benelli, in Viale Mameli 22. in attesa di una definitiva collocazione, nelle intenzioni dovrebbe essere il nucleo fondante di un nuovo museo della motocicletta che dovrebbe nascere a Pesaro. La straordinaria storia dei sei fratelli Benelli viene narrata in una ambientazione unica nel suo genere grazie al fatto che le motociclette esposte sono state progettate e costruite proprio in quei locali.Un motivo in più per visitare il Museo Officine Benelli, arricchito da questa straordinaria collezione,  l’ultimo esempio di archeologia industriale a Pesaro, sede storica dell’Azienda metal-meccanica che ha contribuito a scrivere la storia della città.

Pesaro offre una vasta scelta culturale, si può iniziare camminando per il centro storico, dove si potranno visitare la casa natale del celebre compositore Gioacchino Rossini (ingresso libero) e il museo a lui dedicato dove vi sono esposte stampe, incisioni, litografie, ritratti, strumenti, caricature, documenti tra cui lettere e spartiti autografati, libretti originali. Nella stanza della musica sono ospitati un Forte-Piano, strumento tastiera costruito a Venezia nel 1809 e alcuni autografi del maestro. A Palazzo Mosca troviamo i musei civici, la prima sala ospita uno dei capolavori del Rinascimento: la Pala dell’incoronazione di Giovanni Bellini, nei pressi del museo, in via dell’Abbondanza, la Domus, un’area archeologica, esempio di abitazione signorile della prima età imperiale romana, grande impatto si ha con il percorso virtuale, un vero e proprio unicum nella Regione Marche. Molto interessante anche la Sinagoga situata nelle vicinanze esattamente in via delle scuole 23, nell’area in cui si estendeva il ghetto ebraico istituito nel 1632 esistevano due Sinagoghe collegate.

Il tour prosegue salendo la strada Panoramica del Parco naturale Regionale del Monte San Bartolo, un’area naturale protetta della regione Marche, istituita nel 1994, situata a ridosso della costa adriatica. Dopo circa 4 km arriviamo al Faro, da qui, percorrendo una delle strade più belle della regione, tante curve tra borghetti antichi e incantevoli, falesie che si affacciano sul mare regalando paesaggi mozzafiato, fino ad arrivare a Gabicce Monte dove si potrà godere uno dei panorami più belli della costa adriatica.
La tappa successiva vi porterà in uno dei “borghi più belli d’Italia”, Gradara, il suo castello fu antica dimora di Paolo e Francesca, personaggi tra i più affascinanti e intriganti del canto V dell’inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, capolavoro della letteratura italiana. Le sale interne ricordano gli splendori delle potenti famiglie che qui hanno governato, gli Sforza e i Della Rovere. Questo borgo fortificato è una delle strutture medievale meglio conservata nel territorio italiano.

Il viaggio continua in direzione Carpegna, alle porte del Montefeltro, i conti di Carpegna trasformarono il borgo in una vera e propria cittadina, rinnovata anche per la costruzione dello splendido Palazzo dei Principi, voluto dal cardinale Gaspare Carpegna nel 1675.

Proseguendo si arriva a Sant’Angelo in Vado, altro famoso centro della Regione per la raccolta del Tartufo Bianco Pregiato; vi consigliamo di non farvi sfuggire l’occasione di fermarvi per il pranzo e gustare i piatti tipici con il tartufo, accompagnati da ottimi vini locali.
Inoltre potete visitare anche la Domus del Mito, importante ritrovamento archeologico venuto alla luce negli untimi cinquant’anni risalente alla fine del 1° secolo d.C. e il museo civico Antiquarium Trifernum.
Percorrendo una piacevole strada con tante belle curve si arriverà al Monte Nerone dalla sua cima si potrà godere dello spettacolare panorama a 360° su tutta la provincia e godere di una piacevole temperatura estiva fresca e ventilata.

Spostandosi ancora verso l’interno si arriva al comune di Cagli, dove si possono visitare il Teatro Comunale, raffinato esempio di “teatro all’italiana”, inaugurato nel lontano 1878 e il Torrione Martiniano che fa parte di un importante sistema di fortificazione, progettato dall’architetto senese Francesco Di Giorgio Martini su commissione del Duca Federico da Montefeltro.

La penultima tappa dopo una decina di chilometri è Frontone, incastonato ai piedi del monte Catria.

Il castello di Frontone, ultima rocca del ducato di Montefeltro tra il ‘400 e il ‘500 dalla sua posizione si gode di un suggestivo panorama sul Monte Nerone e sulla Repubblica di San Marino. La struttura viene fatta risalire all’XI secolo. Le sorti della Rocca si sono legate a quelle delle famiglie che si sono succedute al potere nella zona. Dopo i signori di Gubbio, fu la volta dei Montefeltro e quindi dei Della Rovere. Passato infine alla famiglia Della Porta, ilComune di Frontone acquisì il Castello nel 1985 per farne il fulcro della proposta culturale del borgo.

Il tour proposto terminerà a Sassoferrato, borgo di origini romane, si possono visitare il museo comunale della Miniera di Zolfo di Cabernardi, l’Abbazia di Santa Croce di Sentinum e il Parco archeologico. Tra gli scavi è possibile individuare strade romane, resti delle terme, mosaici, epigrafi ed è ritenuto uno dei siti archeologici più rilevanti delle Marche. L’importanza di Sentinum, citata in tutti i libri di storia è legata ad una battaglia che cambiò le sorti e segnò il percorso inarrestabile dei Romani nel 295 a.C.

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