Da Fano a Gradara

Lunghezza: 135 Km

Tempo di percorrenza: 5 h

Durata: 1 giorno

Il percorso si estende fra mare e colline attraversando Marche, Umbria, Toscana e Romagna

Per chi lo desidera, Terra di Piloti e Motori fornisce assistenza sui pernotti in strutture ricettive convenzionate, comunicandolo la richiesta all’associazione in tempi congrui.

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Partenza da Fano località balneare, dove oltre al bel mare, è interessante visitare il Palazzo Malatestiano edificato nella prima metà del ‘400 e che oggi ospita il Museo Archeologico e la Pinacoteca con reperti preistorici, romani, collezioni di pitture di scuola locale fino all’arte contemporanea., Oppure  si potrà godere di un bel bagno nelle acque del Mar Adriatico che anche quest’anno si è guadagnato la bandiera blu.

Avviandoci nell’entroterra raggiungiamo Fossombrone  cittadina collocata  su di un pendio, deve il suo nome all’antica cittadina di origini romane (Forum Sempronii), i resti della Rocca malatestiana sono visibili ancora oggi. Un’ altro sito che merita di essere visitato per lo spettacolare paesaggistico, sono le Marmitte dei Giganti, non ci sono molte indicazioni per arrivarci, esse si trovano in località San Lazzaro, frazione di Fossombrone, si raggiungono dopo 2 km circa da Fossombrone percorrendo la via  Flaminia. uscita Fossombrone ovest, al bivio per Fossombrone e Urbino bisogna seguire le indicazioni per Urbino e poi al cartello San Lazzaro svoltare a sinistra e prendere la Via Parrocchiale San Venanzio. Dopo poche centinaia di metri sei arrivato. Parcheggia e affacciati dal ponte dei Saltelli da dove si può ammirare tutta la bellezza di questo luogo.  L’ideale sarebbe partecipare ad un’escursione con canoa o kayak e avventurarsi nel meraviglioso scenario naturale delle Marmitte dei Giganti.

 Il viaggio prosegue verso il comune di Acqualagna,  la Capitale del Tartufo, per la presenza spontanea del tartufo bianco pregiato. La città si trova nei pressi della magnifica Gola del Furlo, confluenza del torrente Burano, una terra circondata da natura incontaminata e da uno scenario incantevole per gli occhi del visitatore che viene a scoprirla. La posizione di Acqualagna è strategica perché si trova ai piedi dei monti più alti della zona: il Catria ed il Nerone. Sulla riva sinistra del fiume Candigliano, lungo la Flaminia, a 3 chilometri da Acqualagna, sorge l’Abbazia di San Vincenzo al Furlo, abbazia benedettina del X secolo. anche detta  “di Petra Pertusa” (ad Petram Pertusa),

Il percorso prosegue verso l’Appennino umbro-marchigiano in  direzione Piobbico, dove  dal 1879 ha sede l’originale Club dei Brutti, conosciuto in tutto il mondo, conta oltre 30.000 iscritti e 25 sedi sparsi in tutto il mondo. Ogni anno, a settembre, si tiene il festival ad esso dedicato. Piobbico si estende su una vallata chiusa tra due montagne che sono monte Nerone (1526 m) e monte Montiego (975 m); è bagnato dai fiumi Biscubio e Candigliano che si uniscono proprio nel centro abitato. Potrebbe essere interessante visitare Il Castello dei Brancaleoni, un edificio appartenente ai conti Brancaleoni. Retto nel XIII secolo come fortezza, rimaneggiato in seguito e trasformato nel 1573-1587 in una splendida dimora rinascimentale per volere dei conti di Piobbico. Lasciato in grave abbandono e deturpato all’interno nell’ultimo dopoguerra, è stato sottoposto in tempi recenti a radicali lavori di restauro.

Si prosegue ora verso Città di Castello, superando Arezzo in direzione  Bibbiena. Da qui arriviamo a Badia Prataglia e percorriamo la tortuosa SS 71  fino ad arrivare a  Bagno di Romagna comune della provincia di Forlì-Cesena, in Emilia-Romagna, situato nell’Appennino tosco-romagnolo. Località termale molto apprezzata del centro italia, conosciuta per le proprietà curative delle sue acque fin dai tempi dei Romani, attualmente offre strutture termali  di ottimo livello. Il borgo è molto piccolo, offre  belle passeggiate nella natura del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e la zona offre anche altri tesori naturalistici tra cui il Passo dei Mandrioli, un valico che piace molto ai motociclisti. Il territorio appenninico nel quale si inserisce il Passo dei Mandrioli era, già in passato, luogo di passaggio tra l’Emilia Romagna e la Toscana. Una mulattiera, infatti, permetteva di raggiungere Bagno di Romagna e Poppi, passando per il Santuario della Verna. Qui troviamo il Lago dei Pontini e il Lago Lungo, deliziosi specchi d’acqua circondati da una natura lussureggiante. Oltre alla pesca sportiva, offrono luoghi di ristoro, aree per pic-nic e sentieri per passeggiate tra i castagneti.

Continuando il percorso arriviamo a San Leo un paese costruito su uno sperone di roccia della Valmarecchia da cui si possono osservare San Marino e il Marecchia. San Leo, da sempre capitale storica del ducato di Montefeltro. Qui troviamo la famosa Fortezza di San Leo del 1631, dove morì  Alessandro, conte di Cagliostro, o più semplicemente Cagliostro (Palermo, 2 giugno 1743 – San Leo, 26 agosto 1795), Cagliostro  fu è un avventuriero, esoterista e alchimista italiano che condusse una vita errabonda nelle varie corti europee, fu condannato dalla Chiesa cattolica al carcere a vita per eresia.  Nelle anguste celle della F ortezza furono imprigionati anche patrioti risorgimentali tra i quali Felice Orsini . Anche dopo l’Unità d’Italia, la fortezza continuò ad assolvere la sua funzione di carcere, fino al 1906.

Proseguendo per circa 25 Km,  si arriva a San Marino, ufficialmente Serenissima Repubblica di San Marino, è il terzo Stato più piccolo d’Europa ed è situato all’interno tra l’Emilia-Romagna e le Marche. La Repubblica di San Marino comprende l’alta valle dell’Ausa, la parte sinistra dell’alta valle del Marano e quasi tutta la valle del rio San Marino. San Marino Alta, dispone di tre nuclei fortificati, definiti “torri”, costruiti nel XIV secolo circa, con ampliamenti del XVI secolo. Passeggiando per le strette viuzze caratteristiche del borgo medioevale fino alla piazza del Palazzo del governo di stie neogotico, sede dei principali organi istituzionali e amministrativi, per poi visitare la Basilica del Santo Patrono in stile neoclassico,: la chiesa principale dello Stato, sorge in piazzale Domus Plebis, appartenente alla diocesi di San Marino-Montefeltro dedicata al patrono della città e dello Stato.

Lasciando  San Marino, ci dirigiamo verso Fiorentino e da qui prendiamo per Sassofeltrio e quindi attraversata Morciano di Romagna  dopo pochi Km. troviamo Misano Adriatico una località spiccatamente votata al turismo balneare, meta di vacanze estive. La città ha molto da offrire anche sul fronte naturalistico e sportivo, grazie alla sua esclusiva darsena, al vicino Autodromo Internazionale Misano World Circuit   Santamonica e agli itinerari cicloturistici che si possono percorrere nell’entroterra della vicina Valconca. Misano World Circuit dal 1972 è il cuore pulsante di un territorio storicamente appassionato delle due e quattro ruote, dei camion e negli ultimi anni anche di rally e flat track: da decenni il circuito esalta lo spettacolo dei motori ospitando ed organizzando eventi per un pubblico di oltre 600.000 persone provenienti da tutto il mondo. Settembre è il periodo in cui Misano si riempie di appassionati delle due ruote per la tappa italiana della gara di MotoGP. Il circuito è stato intitolato alla memoria di Marco Simoncelli, campione del motociclismo italiano sconparsoa causa di un grave incidente nel 2011.

Il viaggio prosegue verso l’ultima tappa del nostro viaggio, Gradara  il Borgo dei Borghi d’Europa. Il castello di Gradara, antica dimora di Paolo e Francesca, personaggi tra i più affascinanti e intriganti del canto quinto dell’inferno della Divina Commedia di Dante Alighieri, ed il suo borgo fortificato rappresentano una delle strutture medievali meglio conservate d’Italia. Esso si annuncia al visitatore con la sua imponenza, è il protagonista del paesaggio man mano che ci si avvicina, si cominciamo a scorgere le mura che difendono il borgo fortificato.Le sale interne  del castello ricordano gli splendori delle potenti famiglie che qui hanno governato, Malatesta, Sforza e Della Rovere. Inoltre si possono visitare le grotte ed il museo storico.

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